Non sono certamente un biglietto da visita da proporre ai turisti le spiagge della nostra cittadina. La mancata cura che ci regala una non esaltante condizione di pulizia delle stesse (tanto che alcuni cittadini l’hanno definita sarcasticamente una “spiaggia di plastica”) si accompagna a una forse più allarmante presenza di pesci morti che galleggiano nei pressi della riva, fino a rimanere spiaggiati.

Rappresentano un evento non isolato nel territorio, infatti anche negli anni precedenti sono stati riscontrati casi simili e le cause potrebbero essere individuate in fattori ambientali, epidemiche e antropiche.

Si pensa anche al caldo di questi giorni che determinando elevate temperature potrebbe aver influito sull’ossigenazione dei pesci, causandone la morte.

In un’ottica d’igiene e di decoro generale delle spiagge, si rende necessaria una rapida soluzione del problema, sia dal punto di vista dell’eliminazione degli esemplari morti, che rappresentano un rischio biologico per la presenza di batteri che in queste condizioni proliferano, sia nel cercare di eliminare le cause che hanno determinato tale fenomeno.

Le tristi immagini delle rive del lago di Anguillara arrivano in concomitanza dei risultati certificati nella sezione laghi della Guida Blu a cura di Legambiente, che sancisce fondamentalmente una situazione di stallo sul fronte delle acque dolci dei laghi del Lazio. In particolare al lago di Anguillara Sabazia sono state attribuite “3 vele” (misurato su tutte e tre i centri affacciati sul bacino sabatino), mentre al lago di Martignano “4 vele” (unica località del Lazio ad aver ottenuto tale riconoscimento).

È importante ricordare che tramite la campagna di sensibilizzazione SOS GOLETTA è possibile segnalare sul sito di Legambiente (http://www.legambiente.it/sosgoletta#.UcGbQ1dMoXE) oppure inviando un sms al numero 346.0074114, qualsiasi situazione anomala legata all’inquinamento del mare e dei laghi.