Non più di mille bagnanti. Questo il carico antropico individuato dal Parco per Martignano.
Se ne parlava da tempo ed ora ecco i numeri dai quali far partire la discussione per sottrarre il piccolo lago, ed in particolare l’area di competenza del Comune di Anguillara, da quello che sarebbe altrimenti un irrefrenabile degrado.
Il Parco ha infatti elaborato alcuni dati già esistenti e preso in considerazione studi analoghi, ed in particolare quello utilizzato per la redazione del Piano di Utilizzo dei Litorali del Comune di Loiri Porto San Paolo e del Comune di Orosei, per definire nel dettaglio il “dimensionamento di un sistema di accesso con numero chiuso all’area di Martignano”. “Abbiamo individuato – spiega il direttore del Parco Paolo Giuntarelli – un indice ottimale”. “Un indice ottimale può, ragionevolmente, – si legge nello studio – essere individuato in 0,11 bagnanti al metro quadro”.
L’indagine individua inoltre tre distinte aree del litorale anguillarino di Martignano. Una zona R, quella più a destra, destinata alla “rinaturalizzazione”, un’area che ha subito un degrado e che deve invece essere valutata non fruibile per la balneazione e per fini turistici-ricreativi dato il potenziale valore ambientale e paesaggistico. Si individua poi una zona C cuscinetto e infine una zona F individuata come fruibile.
“Considerando una fascia di rispetto di 4 metri dalla linea di battigia (secondo gli indirizzi adottati dall’Area Concessioni Demaniali e Pianificazioni Bacini Idrografici per il rilascio delle concessioni demaniali) – sottolinea il documento – la superficie della zona fruibile diviene 9.400 metri quadri circa”.
I conti sono presto fatti. “Utilizzando – si prosegue – l’indice di 0,11 bagnanti al metro quadro si ottiene che il carico antropico sostenibile nell’area” fruibile è pari a 1.034 bagnanti”.
Il passo successivo non può che riguardare il tanto discusso parcheggio. Sulla base di questi dati l’area di sosta, della quale si chiede la delocalizzazione rispetto all’attuale collocazione, “dovrebbe essere di 4.500 metri quadri per un totale di 350 automobili”.
“Va da sé che tale parcheggio – si legge – date le notevoli dimensioni ed il conseguente impatto, dovrà comunque essere delocalizzato in un’area a distanza adeguata dalla caldera e con un inquadramento normativo urbanistico-ambientale che ne permetta la realizzazione”.
Sono queste le basi per una fruibilità sostenibile del litorale anguillarino di Martignano. Il resto sono chiacchiere. Da decenni le forze ambientaliste reclamano la chiusura totale. Questo studio si rileva in qualche modo più “generoso” individuando una fruibilità possibile di 1.034 bagnanti al giorno. Il documento non è top secret ma è da tempo sulla scrivania degli amministratori di Anguillara che da subito devono muoversi per mettere in atto queste indicazioni senza aspettare la prossima stagione balneare per giustificare soluzioni non in linea con la salvaguardia ambientale del lago. A rischio c’è un’area di grande pregio. Martignano si trova in un Parco e in una Zona di Protezione Speciale. Inoltre “il degrado delle acque del lago di Martignano, il cui equilibrio biochimico è già fortemente messo a repentaglio dalle attività agricole circostanti – conclude il documento –  non può essere ulteriormente compromesso da un’attività turistica incontrollata”.