…“La raccolta differenziata è la prima essenziale misura di un insieme di buone pratiche che questa Amministrazione è più che mai intenzionata a perseguire. Raggiungere l’obiettivo del 65% di differenziata è possibile solo collaborando insieme, Amministrazione comunale e cittadini.”…
Questo è quanto dichiarato il giorno 17 novembre 2011 dall’assessore all’ambiente Enrico Stronati in un articolo pubblicato dal Lagone  riferito al lancio della campagna di sensibilizzazione “Proteggi il tuo territorio”.
In grandi linee quanto è stato scritto può essere condivisibile, anzi appare fin troppo virtuoso, personalmente partecipo alle iniziative del comitato rifiuti zero e ormai da diversi anni m’impegno per effettuare al meglio tra mille difficoltà la raccolta differenziata dei rifiuti anche in tempi difficili grazie ai cambi di amministrazione che ogni volta hanno variato le regole per le raccolte a loro immagine e comodo.
Credo che i cittadini nel centro storico volenti o dolenti si siano dovuti necessariamente adeguare o almeno spero che non appartengano a quella categoria d’incivili che lasciano tutto in ogni spazio purché fuori dal loro comune, com’è evidente dal degrado che regna nella zona di Cesano e nelle aree della Cassia Bis, e nel lungo periodo hanno trovato una loro stabilità e una sufficiente efficienza nell’amministrazione. Nelle zone cosiddette periferiche o meglio attualmente definite Aree Extraurbane però è tutta un’altra musica.
Vediamo dunque i punti principali di questa discriminazione e per far ciò dobbiamo focalizzare l’attenzione su due grandi zone popolose come Ponton dell’Elce e Colle Sabazio, dove l’amministrazione comunale è assente e non fornisce alcun servizio degno di un paese moderno e attento alle politiche sociali e del territorio. Possiamo ripetere come sempre la mancanza assoluta di manutenzioni ordinarie e straordinarie, l’assenza di sicurezza e d’informazione, la mancanza di aree destinate a spazi sociali, la grave assenza dell’acqua potabile, che i nostri bambini non sono tutelati per quel che riguarda le tariffe scolastiche e potremmo citarne tante altre ma conosciamo tutti benissimo la natura dei servizi che paghiamo e di cui non usufruiamo che ci fanno essere sicuramente cittadini di Serie B. In questo contesto attualmente l’affronto più grave è essere considerati ZONA C – Area Extraurbana…Perché? Perché siamo classificati così, Assessore Stronati ci risponda, la risposta a questa domanda è d’obbligo, non paghiamo le tasse come tutti gli altri? Non apparteniamo a due grandi agglomerati edificati secondo piani regolatori e licenze correttamente rilasciate? Non abbiamo pagato le opere di urbanizzazione nei nostri contratti di acquisto, allora perché siamo Extraurbani, non abbiamo deciso noi di realizzare un agglomerato urbano a 10 chilometri dal centro storico l’hanno deciso gli amministratori comunali per incrementare le casse anguillarine quindi al limite dobbiamo essere considerati una Periferia Urbana ed essere classificati come Area B, questo è un nostro diritto.
Può sembrare che ci si attacchi alle parole, Area Extraurbana cosa cambia da Periferia Urbana, distinguo necessario però perché da queste parole è generata la giustificazione da parte dell’amministrazione di scordarsi di noi, di non fornirci i servizi necessari e arrivare alla presunzione di arrogarsi il diritto di decidere e pubblicare sul sito comunale istituzionale la calendarizzazione della pulizia delle nostre strade a settimane alterne, mentre in tutte le altre zone ciò è stabilito con cadenza settimanale, inoltre è stato deciso di non ritirare l’umido e il residuo secco in maniera differenziata. Hanno però l’arroganza di volerci sensibilizzare, per fare il compostaggio domestico in maniera autonoma chiedendo la collaborazione tra l’amministrazione comunale e i cittadini. Solo noi cittadini però dobbiamo sensibilizzarci? Perché? Ci spieghi, signor assessore, perché vuole sensibilizzare proprio noi, perché come Comune non siamo troppo virtuosi non arrivando alla quota prevista del 65% di differenziato.
Forse dovreste essere voi a essere educati in tal senso, siete voi che dovreste riflettere sulle vostre mancanze, voi che non ci mettete in condizioni di fare una raccolta più dignitosa, non ci avete fornito gli adeguati contenitori per smaltire l’umido che è il residuo più facile da riciclare, noi non abbiamo neanche un’isola ecologica, dove gettare le potature e le falci dell’erba ma se non sbaglio era prevista nel programma del nuovo piano rifiuti un’area a Ponton dell’Elce destinata a questo, era parte integrante del contratto quindi già in bilancio senza ulteriori costi aggiuntivi. Come pensate che per 20,00 euro l’anno, a tanto ammonterebbe mediamente la quota d’incentivo del 5% per chiedere l’utilizzo gratuito della compostiera fornita dal comune, potremmo aderire a questa soluzione, magari dovremmo anche essere contenti come fosse un bell’oggetto di arredo per i nostri giardini. Come utilizzate allora la nuova e supertecnologica isola ecologica costruita con metodologie all’avanguardia con tanto di aiuole e prato inglese con la quale vi siete tanto autocelebrati se non siete in grado di ritirare l’umido, le potature e le falci dell’erba, materiale che è tanto facile riciclare sul territorio a chilometri zero?
No cari amministratori, non ci siamo, come pensate di etichettarvi “Comune Virtuoso” se non ci mettete in condizioni di operare al meglio, da chi pensate di avere collaborazione, noi non siamo d’accordo con il vostro modo di operare e relazionarvi con noi, in sei mesi dal vostro insediamento non ci avete dedicato una parola, ora ci dite che dobbiamo essere virtuosi, siete voi che dovete rivedere i piani per riqualificare le nostre zone che avete volutamente e forzatamente classificato Extraurbane ed elevarle ad Aree Periferiche Urbane, noi vogliamo gli stessi servizi offerti agli altri perché paghiamo in egual modo altrimenti, pagheremo ad anni alterni i servizi che ci fornite in maniera così approssimativa.
Sig. Stronati lei fa la parte del corretto moralizzatore citando: “La raccolta differenziata non è più una scelta ma un dovere, il dovere di chi oggi ha l’obbligo di intraprendere tutte quelle misure necessarie alla salvaguardia del nostro pianeta e della nostra salute” quindi faccia la sua parte e agisca, per  prima cosa signor assessore ci metta in condizioni di differenziare nella maniera più idonea, ci fornisca i cassonetti e i calendari per smaltire l’umido separandolo dal residuo secco, questa è una sua responsabilità, e una priorità per Anguillara, faccia in modo che l’isola ecologia diventi una realtà a Ponton dell’Elce, non chieda una collaborazione che con le vostre premesse attuali e il vostro immobilismo stia tranquillo non potrà mai avere dai cittadini.