Durante l’assemblea organizzata dal Comitato di quartiere di Ponton dell’Elce, Sabato 9 Aprile, Paolessi si è assunto la responsabilità della mancata informazione ai cittadini sul problema dell’arsenico e ha promesso che entro pochi giorni (entro il 15 aprile?) saranno disponibili sul sito del comune i dati sui valori degli elementi contenuti nell’acqua potabile erogata dal servizio comunale, sia nelle abitazioni (di tutto il territorio) sia nelle fontanelle pubbliche, mentre l’ass.re Mattei ha promesso che entro 20 giorni sarà avviato il piano regionale per far fronte al problema dell’arsenico. Sono infatti circa  150 i comuni laziali dove intervenire con investimenti per ridurre la concentrazione di arsenico ma anche di fluoro e manganesio.  La Regione ha stanziato 10 milioni di euro. Dovrebbero essere previsti anche grandi investimenti da realizzare nell’arco di diversi anni da parte di ACEA, ad esempio per potenziare la condotta del Peschiera.
Ad Anguillara i tecnici della Regione e del Comune hanno fatto la ricognizione della situazione e hanno redatto una bozza di intervento per sanare i problemi sia a Ponton dell’Elce che in altre aree del nostro territorio. Il piano di intervento sarà valutato dal Comitato tecnico regionale e quindi si procederà con appalti che dovrebbero essere gestiti dalla Regione o dal Comune, in situazione di emergenza (su questo punto non vi è stata molta chiarezza).
Ad Anguillara sono previsti 5 interventi (ad esempio la sostituzione dell’impianto di potabilizzazione in Colle Sabazio) per un ammontare di circa 450.000 euro, a cui si potrà aggiungere un altro investimento fino a 1 milione di euro per accrescere il flusso di acqua potabile nella condotta.
ABC ha dichiarato che dopo anni di impegno nel territorio affinchè l’acqua erogata sia potabile e con gestione pubblica, e dopo tante promesse da parte delle varie amministrazioni che si sono succedute, si chiedono risposte subito, per una effettiva trasparenza , programmazione e legalità dell’operato degli amministratori nelle gestione del bene comune. E quindi si è chiesta con forza:
1) la pubblicazione immediata dei risultati delle analisi sull’acqua (impegno che dovrebbero prendere tutte le liste che parteciperanno alla prossima tornata elettorale)
2) l’accesso agli atti pubblici del Comitato tecnico regionale
3) la pubblicazione del Piano di intervento in Anguillara entro la fine del mese di Aprile
4) l’accesso all’informazione sul controllo degli appalti (con le emergenze, create  dagli amministratori che non hanno saputo gestire e programmare gli intervento negli anni, solitamente i costi lievitano a danno dei contribuenti)
5) la creazione di un comitato cittadino per l’acqua (composto dai rappresentanti dei comitati di quartiere e dalle associazioni come ABC che da anni lottano per l’acqua potabile e pubblica)  che interloquisca con il Comune e la Regione per accedere alle informazioni di cui sopra, e per verificare con costanza la realizzazione dei lavori
6) si invita infine la cittadinanza a prendere coscienza del problema non solo nei momenti di emergenza ma in modo stabile e continuo, partecipando al controllo della gestione del bene comune e attivandosi per la campagna referendaria a favore dell’acqua pubblica.
Su questi punti esposti nell’assemblea, Paolessi si è impegnato sul primo, mentre sui seguenti non c’è stata una risposta né dal sindaco facente funzioni né dal’Ass. regionale Mattei. Ci chiediamo infine se basteranno 10 milioni di euro per intervenire in circa 150 comuni, visto che nella sola Anguillara Sabazia sono previsti investimenti per almeno 500 mila euro. Noi continueremo a batterci per la trasparenza e perchè le amministrazioni facciano quello che non hanno fatto in 10 anni: da quando cioè si sapeva della necessità di intervenire per abbassare la concentrazione dell’arsenico. L’acqua pubblica potabile è un diritto di tutti i cittadini, non un favore politico di questa o quella amministrazione, e per propaganda elettorale.