“Con AMA Servizi la situazione è diventata ormai insostenibile” si legge nell’apertura del comunicato stampa del Sindaco Paliotta uscito nei giorni scorsi. “Con AMA Servizi la situazione è sempre stata insostenibile!  affermiamo noi del PDL fin da quando il comune è entrato in partecipazione con questa società.” Così i consiglieri del PdL di Ladispoli Moretti, Penge, Ruscito, Voccia, Fioravanti e Asciutto commentano le parole di Paliotta. “A novembre 2004 il sindaco Ciogli e la maggioranza di centrosinistra di allora, della quale numerosissimi consiglieri dell’attuale maggioranza facevano parte, decise di entrare in partecipazione con AMA Servizi srl, acquisendo la quota irrisoria dello 0,5%, con lo scopo di affidare a questa società il servizio di nettezza urbana della nostra Città, senza dover ricorrere ad alcun bando di gara. Ci siamo opposti con tutte le nostre forze a quello scellerato provvedimento – spiega Filippo Moretti, capogruppo del PdL – perché non ci voleva una grande scienza per comprendere che sarebbe finita male la collaborazione con una società che dipendeva totalmente da AMA spa, azienda che già allora era gravata da centinaia di milioni di euro di debiti ed era stata anche denunciata per disastro ambientale in Senegal, dove aveva creato una consociata. Il sospetto che AMA spa cercasse di risanare i propri conti attraverso gli utili generati dalle partecipate come AMA servizi era reale e, allora, non è apparso chiaro solo a Ciogli e a coloro che lo hanno sostenuto. Gli stessi che oggi, cercando di nascondere le proprie responsabilità, gettano la croce su un’azienda alla quale negli anni passati non hanno mai mosso alcuna obiezione formale su quello che a tutti noi appariva come un pessimo servizio. Hanno invece accettato supinamente e riversato sui cittadini di Ladispoli l’aumento di oltre il 30% che, fin dal 2005, si è subito generato nel costo del servizio perché, è bene ricordarlo, l’AMA servizi non ha mai lavorato secondo un vero e proprio capitolato ma ha operato, e dunque fatturato al comune, secondo le necessità del caso.
Dal 2004 ad oggi questi  disservizi sono stati segnalati da numerosi cittadini, dalle associazioni civiche e dai consiglieri di opposizione; da parte nostra, in particolare, si è evidenziato che il contratto non veniva onorato perché le macchine compattatrici, utilizzate per lo svuotamento dei cassonetti, erano in numero inferiore e molto più vecchie di quelle previste dal capitolato, mentre la macchina lava cassonetti, pure prevista, non è mai passata, con la raccolta a terra fatta in maniera discontinua ed insoddisfacente.  
All’inizio del mandato dell’amministrazione Paliotta, in occasione della scadenza contrattuale con AMA alla quale l’amministrazione giungeva impreparata, – prosegue il consigliere Moretti – abbiamo rinnovato al sindaco la nostra richiesta di procedere all’espletamento di una gara d’appalto per individuare una nuova, più efficace e soprattutto più economica azienda che gestisse la nettezza urbana, visto che ormai anche lui e la sua maggioranza avevano preso coscienza dell’impossibilità di proseguire nel rapporto con AMA Servizi.     
Per spirito di servizio alla Città, ci siamo fatti carico di condividere un problema che non ci riguardava, che il centrosinistra aveva creato, che non era facile da risolvere e abbiamo rinunciato a fare una facile propaganda sulle incapacità di chi lo aveva creato. Era in ballo la pulizia e quindi l’immagine di Ladispoli e gli oltre 50 posti di lavoro degli operatori ecologici. Ma nonostante la nostra disponibilità  e le nostre continue sollecitazioni, l’amministrazione ha vissuto fino ad oggi nel più completo immobilismo, rinnovando proroghe su proroghe all’AMA e ottenendo un servizio che è andato peggiorando fino al punto da dovergli affiancare, in emergenza, un’azienda che svolgesse parte di quel servizio. Nello stesso tempo AMA Servizi reclama dal comune pagamenti per fatture emesse e servizi già resi per oltre 2 milioni euro.
In una situazione già complicata, è giunta in questi giorni la notizia che AMA Servizi srl è stata posta in liquidazione e che il liquidatore nominato richiede al comune il pagamento di quanto da noi dovuto, sostenendo di dover far fronte al pagamento di stipendi e fornitori.
Sebbene il comune possa chiedere la detrazione dei servizi non resi da questa cifra (sempre che riesca a documentarli) rimane il fatto che in oltre 3 anni l’amministrazione di centrosinistra non ha saputo (o non ha voluto?) intraprendere alcuna azione amministrativa per ottenere un nuovo, meno costoso e più efficiente servizio di nettezza urbana.
A volte ci vuole coraggio a fare scelte che portino benessere alla città – conclude Moretti che interviene anche a nome degli altri consiglieri del gruppo del Pdl – così come ci vuole coraggio a lasciare in carica un delegato che in tutto questo tempo non solo non ha minimamente affrontato il problema ma ha lasciato che la situazione precipitasse fino a costringere il sindaco ad emettere numerose ordinanze, delle quali potrebbe essere chiamato a rispondere amministrativamente.”