“BUON COMPLEANNO KYOTO, NON CI RASSEGNIAMO”: LEGAMBIENTE, SFIDA RIDUZIONE GAS SERRA SI GIOCA NEI SETTORI TRASPORTI ED ENERGIA. SUL FRONTE MOBILITA’, NECESSARI PIÙ MEZZI PUBBLICI E MENO TRAFFICO PRIVATO.
 
“Nel giorno del compleanno del Protocollo di Kyoto, vogliamo ricordare che a Roma e nel Lazio sono trasporti ed energia i due principali settori in cui si gioca la sfida alla riduzione dei gas serra, responsabili dell’attuale crisi climatica. E’ a partire da qui che bisogna dunque agire per adottare immediatamente una più drastica politica di riduzione delle emissioni di CO2, in attesa che il governo nazionale prenda i dovuti provvedimenti e che anche a livello internazionale si raggiunga finalmente un nuovo accordo vincolante per superare Kyoto, visto che quello uscito dal Vertice di Copenaghen non è la risposta che serve.” Così commenta Maurizio Gubbiotti, coordinatore della Seg reteria nazionale di Legambiente e candidato alle regionali nella testa di lista dei “Verdi per Bonino”, nel ricordare il quinto anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo, il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica anche da parte della Russia.

A Roma e nel territorio laziale si producono ben 42 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno, un’enormità, circa l’8,1% del totale delle emissioni italiane, che porta il Lazio al quarto posto in Italia dopo Lombardia (16,8%), Puglia (12,8%) ed Emilia Romagna (9,4%). Traffico ed energia sono i principali responsabili delle emissioni: gli automezzi privati da soli emettono ben 11 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno, tre quarti delle quali (75%) provengono dal territorio metropolitano di Roma. Nel complesso ai trasporti si deve il 42% della CO2, alla produzione di energia il 34%, agli usi civili il 17%, all’industria il 5% e all’agricoltura il 2% (dati Lazio Inventario Annuale delle Emissioni di gas serra pubblicato da Enea nel 2009, con riferimento al 2005).

“Se nel settore industriale è necessario che le Province sappiano gestire nel miglior modo le richieste di autorizzazioni ambientali per rinnovare gli impianti, come nel caso del cementificio di Guidonia, che così come attualmente concepita va respinta, la sfida più grande è quella che va giocata sul fronte della mobilità -ha continuato Gubbiotti-. L’unica ricetta per vincere, sia contro l’effetto serra, che contro le polveri sottili, è la limitazione del traffico privato, a favore di quello pubblico, come propone il piano straordinario per una mobilità sostenibile, per permettere di cambiare il volto di Roma e del Lazio, che abbiamo presentato ieri, lanciand o contemporaneamente un grande cantiere di occupazione verde. Il secondo Gra non è sicuramente la soluzione al problema traffico selvaggio della Capitale, piuttosto è necessario riconvertire metà dell’investimento di 6 miliardi, stimato per la sua realizzazione, in un grande progetto che punti al prolungamento di alcune linee metropolitane, 20 nuove linee tranviarie e 15 nuovi treni per i pendolari, 200 nuove auto del servizio del car sharing, cinquemila nuove bici per il bike sharing, con la completa elettrificazione del servizio di trasporto pubblico nel centro storico per pedonalizzare l’area del Colosseo.”

 
“A livello internazionale si spera intanto che tutte le decisioni che dovevano essere prese a Copenaghen siano solamente rinviate ai vertici di Bonn e Città del Messico, con la speranza di affrontare e risolvere finalmente i punti più delicati –ha concluso Gubbiotti-. Gli impegni di riduzione dei gas serra che sono stati stabiliti nella capitale danese sono infatti volontari e su base nazionale, mentre nulla è stato deciso su metodi di controllo e verifica di tali riduzioni e sulle scadenze precise per la sottoscrizione di un trattato internazionale. Rispetto al protocollo di Kyoto, è necessario fissare al più presto nuovi e più ambiziosi obiettivi per tutti i Paesi, nonché assicurare il sostegno finanziario agli interventi di mitigazione e adattamento nei Paesi poveri sia nel breve che nel medio periodo.”