Bicchieri, cannucce e posate di plastica al bando nel 2019

È stata l’Unione Europea a mettere per prima un veto sull’utilizzo di alcuni oggetti in plastica, tra cui i bicchieri, della nostra vita quotidiana. L’annuncio è arrivato qualche giorno fa quando è arrivata, da parte dell’Unione Europea, la volontà di mettere finalmente fine ad un utilizzo indiscriminato della plastica monouso. Dal 2019 la tendenza Europea è quella di tenere lontano dalla nostra vita quotidiana, stoviglie in plastica come bicchieri, piatti e posate, ma anche le cannucce.

La plastica usa e getta deve essere allontanata il più possibile in quanto i rifiuti plastici sono quelli che stanno rovinando il mondo dalla fauna alla flora senza tralasciare il mare, vero cestino di immondizia del mondo. La Commissione Europea ha stabilito quelle che sono le norme comunitarie che hanno come scopo l’idea di ridurre i rifiuti marini. Nel 2015 sono stati messi al bando i sacchetti di plastica e a breve invece arriverà una sorta di tassa sulla plastica, in modo tale da cercare di ridurre i consumi il più possibile.

L’inquinamento causato dalla plastica, al bando bicchieri, cannucce e posate

L’utilizzo della plastica comporta un rischio inquinamento da non sottovalutare. Basti pensare che lo
85% dei rifiuti marini sono costituiti proprio da materie plastiche. Le microplastiche si trovano
nell’acqua, nell’aria e finiscono anche sulle nostre tavole: sono davvero pericolose e comportano danni
ambientali stimati a 22 miliardi di euro entro il 2030. Cercando di tenere lontane alcuni prodotti in
plastica della nostra vita, si avrà l’opportunità di diminuire drasticamente l’inquinamento marino.

La Commissione Europea perciò ha previsto di bannare dalla nostra vita quotidiana prodotti in plastica
come coton fioc , piatti di plastica, contenitori per bevande, bottigliette, aste per palloncini, posate ma
anche i contenitori e in più accertare gli obiettivi di raccolta per gli Stati entro il 2030, che dovranno
raccogliere circa il 90% delle bottiglie di plastica monouso. I produttori hanno degli obblighi e in più i
consumatori dovranno essere formati anche da un punto di vista della sensibilità per dire basta alla
plastica.